Firmato Rosaria Blasi

Rosaria

Un messaggio inatteso, ma non per questo meno importante.

 

Ciao sei per caso tu il compagno di corso in Marina di mio fratello Giorgio?
firmato Rosaria Blasi.
Risposta: certo che sì.
E’ cominciato così un nuovo scambio di lettere seppur con mezzi moderni.
E’ l’anno degli incontri o meglio dei rincontri dopo anni di requie.
Con la suddetta Rosaria, che io conobbi a casa del sopracitato Giorgio durante un permesso domenicale in quel di Ostuni, non ci fu che qualche raro incontro, ma scoprimmo il piacere di scambiarci impressioni e di scriverci a lungo. Il nostro rapporto epistolare ora non ricordo più quanto durò, ma ho ben presente in linea generale ciò che ci scrivemmo. Confessioni di aspettative future, impegni di studi universitari per lei, mentre un meraviglioso presente con davanti un fumoso futuro per me, non perché temessi qualcosa ma semplicemente perché non ci pensavo. Mi ricordo bene che attendevo le sue lettere che mi sarebbero state consegnate nei porti che stavamo raggiungendo durante la crociera in Africa. Lettere diverse da quelle dei parenti o amici semplicemente perché erano il racconto di vita vera, due persone con caratteri sicuramente diversi, ma che si complementavano in un unico racconto. Confessioni non intime, ma che spiegavano all’altro cosa si aspettava e cosa si provava in quei momenti. La distanza impediva di parlarsi più approfonditamente, ma questo aiutava sicuramente a pensare e cercare la soluzione dei problemi altrui e che inopinatamente finivano per riflettersi su se stessi. Fu un gran bel periodo, forse fu la molla che mi trasformò da ragazzino incosciente in uomo pensante. Non che stravolse il mio essere, ma sicuramente dietro alla goliardia, di cui sono in possesso, i pensieri profondi hanno la loro importanza. Trovo assolutamente meravigliosi questi tuffi all’indietro, nella gioventù. Ognuno di noi ha nel proprio passato dei momenti che giacciono nascosti dalla coperta del momentaneo oblio, ma pronti a uscire per farci sorridere un po’ e con un pizzico di nostalgia.
Chissà se queste sorprese continueranno nei mesi a venire. Magari!

Dario viso Dario Bilotti

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