Lo Stimolo Antonio

Lo stimolo

Dopo quarant’anni, una sera, un signore dal Belgio ha chiamato Mimmo Varriale: al quale è bastata una parola per riconoscerlo subito: era Antonio Lo Stimolo, che era stato un Em68, ma che andò via dopo quattro mesi di Scuole CEMM. Mimmo se lo ricordava come se fosse ieri. Per trovarlo, Antonio, ha chiamato tutti i Domenico Varriale di Napoli e provincia. Veramente un bel gesto!” EM68VO658T; ecco chi sono stato per quattro mesi, che mi sono sembrati un’eternità. Però, che souvenir e pure malinconia di quei momenti passati, brutti e belli. Sono contento di avere ritrovato dopo quarant’anni il mio amico e complice di allora, Mimmo.
Sono nato in Belgio il 3 gennaio 1952; sono figlio di marinaio e dunque le storie di Marina mi hanno sempre fatto sognare.
Quando mio padre decise di emigrare, doveva scegliere tra il Belgio e l’America. Alla fine scelse il Nord Europa perché più vicino al suo paese nativo e a quello di sua moglie. Infatti, mio padre nacque a Caltanissetta, mentre mia madre in un isola del mar Egeo. I miei genitori si conobbero quando mio padre era sottufficiale di Marina.
Finalmente arrivò per me la possibilità di cominciare il mio sogno. Dopo aver fatto il necessario, mi sono ritrovato per tre giorni a La Spezia insieme a tanti altri, per fare i soliti test attitudinali di ammissione. Arrivò poi il grande giorno. A circa 2800 chilometri da casa, mi sono ritrovato come un “orfelin” (scusate il mio italiano, parlo il francese), infatti un’altra difficoltà per me era il fatto che parlavo un po’ l’italiano, ma pensavo come un francese (ricordo pure che non ero il solo straniero, c’erano pure degli iraniani in caserma). Dunque a sedici anni mi trovai a fare l’uomo, ma ero soltanto un ragazzino che provava a fare l’uomo.
E lì alle Scuole, mi sono trovato a fare tutte le cose che non mi piacevano, cioè dormire poco, non avere l’acqua per lavarsi, con i piedi insanguinati, mangiare male, punizioni, guardie e studiare. Decisi che non volevo passare gli esami, così mi mandarono via. Ed era quello che volevo. Mi diedero anche un’altra chance, ma non volli rimanere perché al mio sogno di viaggiare non ci credevo più. Però ho tanti “souvenir” di quell’esperienza, e ci penso spesso con un po’ di malinconia.
Quando andai via da Taranto, tornai in Belgio e frequentai una scuola per parrucchieri. Dopo due anni e cioè a diciotto, dopo il diploma, ero stufo di rimanere sempre chiuso in un negozio, e trovai lavoro nelle Assicurazioni, e così cominciò la mia vera carriera. Lì ho fatto le mie scuole per ritrovarmi, dopo cinque anni, nella ditta dove mi trovo ancora adesso; iniziai come rappresentante e ora sino Direttore Commerciale di un gruppo internazionale che vende Intimo (Dim, Playtex, Chatal Thomas ecc.)
Sono sposato, ho un figlio e sono nonno da una settimana del piccolo Teo. Spero di poter raccontare a voce, tra poco, la mia esperienza di Taranto, e vi ripeto, nel ricordare quei momenti provo sempre una grande emozione. In questi giorni ho ritrovato un amico, dopo quarant’anni: Mimmo Variale, e sono contentissimo; e stato lui ad informarmi di questo sito.
Chissà se qualcuno si ricorda di me!

Lo stimolo Antonio Lo Stimolo, dal Belgio

timone

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