Tu, triste compagna, che mi vedi partire ma già sorridi per la gioia al mio ritorno;
tu che bonaria accetti i miei difetti ed esalti agli altri le mie virtù;
tu che aspetti una carezza o un bacio che non arriva mai, pur sapendo che il tuo amore è corrisposto;
tu che non fai mai pesare i tuoi dolori e celi sotto un sorriso la struggente voglia di piangere;
tu sempre pronta a difendere i deboli, ma feroce guardiano dei tuoi affetti;
tu che permetti le mie divagazioni terrene con un senso di celeste rassegnazione;
tu che dai tutta te stessa per portarmi sulla retta via, sapendo che è una battaglia persa;
tu sei la donna di un marinaio;
tu sei speciale.
Dario Bilotti
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