Un toccante ricordo di Rosario Mastriani, per i fratelli scomparsi Scalzotto e Pandolfi …
Quando in un caldo giorno del mese di giugno dell’anno 1970, mi recai insieme agli altri fratelli EM68, al piano terra della palazzina Sp/Art, per leggere nella bacheca, in cui era stato inserito il foglio su cui erano scritte le destinazioni di ognuno di noi, dove mi avrebbero imbarcato, a momenti mi veniva un colpo quando lessi che dopo la licenza estiva avrei fatto parte dell’equipaggio della Corvetta Umberto Grosso, di base Augusta, nella lontana Sicilia orientale…
Il mio sogno, come penso quello di tanti altri fratelli, era l’imbarco sull’Incrociatore Intrepido, quello dei manifesti di propaganda della Marina Militare, dove insieme a quel bel marinaio barbuto, che con un binocolo in mano voleva scrutare lontani orizzonti, si leggeva “vieni in Marina, sarai un tecnico girerai il mondo“. Ma mi sarei accontentato anche di una nave meno prestigiosa, come l’Alpino, o il Bergamini, e invece il Grosso, una delle otto corvette che facevano parte della Scuola Comando, di base appunto ad Augusta.
Il dispiacere per una destinazione per me così ingrata, venne in parte mitigata quando mi resi conto che ad andare in esilio in Sicilia non c’ero solo io ma altri fratelli EM68 e precisamente Gennaro Caputo sul Todaro, Marcello Bossa sul Visintini, Aldo Ceraso e Gianfranco Cecala sul De Cristofaro ma, soprattutto, Pietro Pandolfi e Giosuè Scalzotto sul Grosso!
Giosuè sbarcò l’anno dopo e se ne andò a fare il corso elicotteristi, invece io e Pietro siamo rimasti insieme su quella nave per oltre quattro anni, quindi tra me e lui nacque un’amicizia, iniziata alle Scuole Cemm, e continuata poi a bordo; oltretutto eravamo entrambi di Napoli.
Non lo abbiamo girato il mondo io e Pietro, ma abbiamo avuto un regalo dalla Marina, che nessuna crociera intorno al mondo può uguagliare: un’amicizia che è poi andata oltre i sei anni di ferma militare.
Nel 2004 dopo lunga e penosa malattia ci lasciò Giosuè, alcuni giorni fa se ne è andato anche Pietro, vecchi compagni di scuola militare e d’imbarco… dei tre sono rimasto io Rosario, ma spero che quando verrà il mio momento li troverò pronti ad aiutarmi a percorrere quella difficile e misteriosa rotta che porta nell’aldilà…
Rosario Mastriani
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