Marchi Lucio

Marchi

Eccomi qua a scrivere la mia storia. Al raduno di Giulianova l’avevo promesso che l’avrei scritta e per un marinaio mantenere una promessa è una virtù. Sono passati 12 mesi ma ci sono riuscito!! Alla tenera età di anni 16 anch’io ebbi i miei problemi con lo studio e la soluzione me la consigliò quello stupendo cartellone “Vieni in Marina sarai un tecnico, girerai il mondo”. Con mio padre che avallò immediatamente la scelta avendo capito che con l’Istituto tecnico avevo chiuso e mia madre invece chiaramente contraria feci la domanda e dopo un test e una visita medica a Spezia in giugno, il 30 Agosto 1968 presi posto su quel fatidico treno. Ricordo ancora mia madre in lacrime appoggiata ad una colonna della stazione Termini e mio padre che mi confortava dicendomi che in quel momento era la strada ideale per un ragazzo che sperava in un futuro concreto.
L’impatto con il mondo CEMM non fu così traumatico, sicuramente la giovane età e l’incoscienza che mi accompagnava mi furono di aiuto. Certamente le ore passate a marciare con capo Pavano (siete dei gallinacei!!!), le sfide notturne con Cotignola, le ore dì elettronica con Franceschini, le visite mediche improvvise con l’escursione del pippacchiotto e l’eventuale punizione non fanno parte dei ricordi più piacevoli ma di contro ci sono i momenti passati con i nuovi compagni di vita e le chiacchierate che facevamo per conoscerei, le prime domande: di dove sei? Che scuola hai frequentato? Perché sei qui? Era normale legare principalmente con i corregionali.
Ricordo le prime foto fatte vicino a quel mezzo albero di nave esistente in campaccio Ottaviani, Summo, Donadio, D’Amaro sono i primi a tornarmi in mente e poi via via tutti gli altri.
I mondiali del ’70 visti con l’unico televisore a disposizione quando eravamo già “anziani” al 2° anno, lo stesso locale usato di nascosto per i pokerini serali con La Catena, Lacaria ed altri. Le due S. BARBARA, la prima da spettatori, la seconda da attori con la mitica sfida con l’Ete. Due anni di studio e formazione di cui sicuramente non ti dimentichi. Dopo gli esami di fine corso invece di essere subito imbarcato come tutti, insieme a Bilotti, Melotto e Pluchino frequentammo il corso per Stereo telemetristi: che sbraco con capo Piscitelli; dalle cene a Martinafranca alle uscite sull’IMPAVIDO per le prove pratiche ed alla fine il trafugamento dei test per conoscere le risposte! Poi è arrivato l’imbarco: Nave ALPINO. Dal 1° settembre 1970 al 31 dicembre 1974 quattro anni e mezzo su questa nave alla quale sono rimasto legato m modo particolare. Ci siamo ritrovati con il caro Di Bartolomeo in ADT; abbiamo condiviso momenti belli e brutti, dalle belle navigate nell’Egeo per la Down Patrol, alle crociere addestrative, unica quella negli Stati Uniti durata 6 mesi. Ne abbiamo combinate da Portorico al Polo Nord: prendere a noleggio una Plymouth 4500, staccare il contachilometri e girare tranquillamente per 4 giorni da Norfolk a Philadelphia, a Washington a Boston ed infine a New York dormendo pure dentro al Central Park. Oppure sparare a dei pescherecci entrati per sbaglio nel poligono di tiro o addirittura fare strike con il parapetto di una nave turca ormeggiata vicino a noi.
Ovviamente abbiamo affrontato anche situazioni di pericolo: con l’Atlantico forza 9 oltre il 60° parallelo a due passi dal Polo ci hanno aiutato due rompighiaccio canadesi proteggendoci di fianco avendo subito una grossa falla. Di questo periodo ho un ricordo indelebile dovuto anche al contatto con persone degne di ogni stima, dai Comandanti (ne ho avuti 5 in questi anni) ai capi servizio ed ai colleghi di tutti i giorni. Nel dicembre 1974 la mia avventura marinaresca si conclude per mia scelta anche se le note caratteristiche mi prospettavano un buon futuro. Con il passare degli anni mi è capitato qualche volta dì rimpiangere la mia scelta in campo lavorativo sia per la stabilità che per la sicurezza; qualche momento critico capita! Ma ormai manca poco dal tirare i remi in barca; ho una moglie maestra (nel vero senso della parola) con cui ad Ottobre 2007 taglierò il traguardo dei “25”, due figlie meravigliose di 20 e 23 anni che si stanno preparando con lo studio ad affrontare la vita. Dopo 39 anni scrivere questa piccola biografia per merito Vostro è stato favoloso come lo è stato risentirvi e rivedervi tutti. Poterla raccontare un giorno ai nipoti sarà bellissimo!!!!
Ciao ciao ciao

 Lucio Marchi

timone

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