Giuramento 2015

Anche quest’anno qualche trasfertista si è preso la briga di “raccontare” come sono andate le cose in quel di Taranto e dintorni.
L’onere e l’onore è toccato a Moreno. Ecco di seguito il suo racconto.

Inizio del viaggio tutto regolare. Alle 5.45 di venerdì scorso arrivano a casa mia i Galassi e Giovanni Battipaglia tutti ancora insonnoliti ma elettrizzati.
Si va a casa di Mauro il quale era pronto sull’uscio con valige valigette ecc.ecc.
Caricata la macchina si parte alle 6.20. Tutta autostrada fino a Caianello per prendere la statale per Benevento.
Poi si ritorna sulla Napoli-Bari per proseguire il viaggio. Ovviamente il tutto è stato inframezzato da soste idriche e mangerecce.

A Taranto incontriamo Lucio e Graziella e insieme raggiungiamo la masseria Belvedere di Lizzano.
A prima vista la masseria non mi da una buona impressione. Cancello chiuso, un vento della madonna, generatori eolici molto rumorosi. Dopo un po ci aprono, entriamo e ci vengono consegnate le camere che più che camere sono mini appartamenti con cucinino annesso.
Il mio giudizio iniziale migliora anche se noi siamo alloggiati in un garage ristrutturato.
Ci accorgiamo che alcune camere non sono dotate di abat-jour.
Per noi è un problema, per cui decidiamo di andare in paese a cercare un negozio di cinesi e le compriamo ultramoderne a led (7€ comprese le batterie).
Tutti contenti torniamo alla masseria e ceniamo nel loro ristorante.
Costo della cena 9 €. Poi a letto. Dei rumori equivoci non se ne sentono anche perché siamo tutti stanchi dal viaggio.
Sabato mattina colazione anticipata alle 7.30 perché alle 9 siamo attesi a Mariscuola. Entriamo stile “arrivano i meglio”, parcheggiamo e incontriamo il C.C. Fabiano vice direttore della scuola marescialli che ci accompagna nella visita alle scuole per coloro che non c’erano mai stati (le donne).
Facciamo un lungo giro fino alla scuola marescialli per ammirare ancora una volta la scultura che il nostro corso ha donato in occasione del quarantennale del corso. Scopriamo che l’hanno di nuovo spostata ma messa in una posizione migliore. Tutto a posto, comunque. Però potevano chiedere il permesso, ho pensato.
Poi di corsa sul campaccio perché iniziava la cerimonia del giuramento. Arrivati abbastanza trafelati, non ci sono toccati posti all’ombra e ci siamo dovuti arrangiare alla meno peggio. Solo il Visconte di Cicciano (da pochi eletti detto Rino) abbastanza recalcitrante e un po spaesato, ha preso posto nel palco delle autorità.
Arrivato il momento clou, però, ha fatto il suo dovere con la dignità che lo distingue (anche forzato dalla presenza della Galassa e della Galassina) accompagnato dal Contrammiraglio in pensione Manganiello.
Come al solito appena finita la cerimonia ci siamo incontrati con il premiato 2015 Mrs 3 cl Daniele Bartolini per le foto di rito e lo scambio dei crest.
Subito dopo veloce ritorno alla masseria Belvedere per cambio abito e ricerca di un luogo dove ristorarci velocemente perché alle ore 15.00 eravamo attesi alla porta d’ingresso della Base Navale Mar Grande dove avremmo dovuto entrare per la visita alla nuova Nave Doria.
Con qualche minuto d’anticipo ci siamo presentati alla porta dove abbiamo ancora una volta riscontrato la perfetta organizzazione della M.M.
Alla porta non sapevano nulla o quasi.
Sono entrato io, ho parlato con il capo guardia civile il quale mi ha accompagnato da capo guardia militare per l’esame dei documenti. Per un po abbiamo giocato a questo mi manca, questo c’è l’ho, gli ho fornito tutte le copie dei documenti che avrebbero dovuto avere, ma che non avevano e infine è arrivato un maresciallo della nave e siamo partiti in macchina per raggiungere l’ormeggio di Nave Doria.
Arrivati sottobordo alcuni membri dell’equipaggio hanno scattato molte foto alla nostra delegazione e poi siamo stati accompagnati nell’hangar degli elicotteri dove abbiamo incontrato il Comandante e visionato un breve filmato relativo alla nave.
Ho approfittato del momento per donare sia il nostro crest che il libro di Dario al Comandante. Egli ha risposto che gli spiaceva ma al momento erano sprovvisti di crest della nave e ha donato a Mauro Lazzotti (unico tra noi imbarcato su una nave con lo stesso nome) un libro sulla M.M. con dedica particolare.
Vedere e gustare la nave dall’esterno può essere abbastanza difficile per noi che eravamo abituati ad altre navi. Le linee spigolose dovute alla linea stelt, nessun armamento in vista ecc. ecc. mi lasciavano abbastanza sorpreso.
Vederla dall’interno è tutta un’altra storia. La vecchia Nave Doria aveva un equipaggio di circa 550 persone, per la nuova ne bastano 200. Se dovessero imbarcare l’Ammiraglio Comandante dispongono di 70 posti letto in più. Siccome la stazza è più o meno uguale ne derivano spazi interni molto ampi, più vivibili, in una parola è bella e le armi sono dentro. Escono fuori quando servono.

E’ stata rivoluzionata la COC, la plancia e chissà quanti altri locali che non ci hanno fatto visitare. Tutto è stato semplificato e ridotto mentre c’è molta tecnologia nuovissima tra l’altro italiana.
Non ci hanno offerto il classico drink (non ho capito perché) ma io una bevutina l’ho fatta perchè ho chiesto di farla ad uno dei pavan. Ora quello che noi chiamavamo pavan è diventato un distributore di acqua fresca modernissimo e funzionale.
Dopo la visita alla nave, piccola escursione turistica in città e poi ritorno alla masseria.
Lavaggio, ingrassaggio e candeggio poi a cena. Buona cena sopratutto per gli innumerevoli antipasti. Nessuno è andato oltre i primi. Chiacchierata condita da barzellette, poi a letto anche perché io e Giovanni la mattina dopo dovevamo partire presto.
La mattina dopo noi siamo partiti alle 6.30 dato che Giovanni la sera doveva essere a casa presto perché c’era la cena di compleanno della figlia e lui ci teneva ad esserci senza addormentarsi sul piatto.
Abbiamo fatto tutta autostrada scambiandoci messaggi con gli altri che si fermavano più a lungo di noi.
L’ammiraglia spezzina con a bordo Cicciano, Grazia, Irene, Mauro e Manuela si fermavano di più in Puglia, mentre Lucio e Graziella andavano in Calabria.
Il viaggio è andato benissimo però dopo la sosta ad un Grill mi sono accorto che non avevo più il cellulare. Non sono del tutto sicuro ma c’è molta probabilità che me lo abbiano fottuto, ma potrebbe anche essere che a perderlo sia stato io. Non so. Fatto sta che ne ho dovuto comperare un’altro.
Sunto finale: ottima trasferta, ottima compagnia, spettacolare il giuramento in bianco e la visita alla nave.
Moreno

Moreno

timone

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