La nostra storia

Nostra storia

Ovviamente, la nostra storia non è molto diversa dalla storia di quelli che ci hanno preceduto su questa strada. Però, però………. forse qualcosa di diverso, c’è.
Basta solo ricordare che noi siamo stati i 68VO del Corso Eletttromeccanici.
Vi rendete conto, riuscite a capire?
Quando il mondo intero fremeva sotto la spinta dell’arcinota contestazione del 1968, noi ragazzini immaturi ed inesperti (ma a nostro modo sessantottini) ci siamo imbarcati ad occhi chiusi in un’avventura durata 78 mesi.
Le nostre provenienze erano le più disparate. C’era il metropolitano, il cittadino, il campagnolo, il paesano, il montanaro, il nordista, il centrista, il sudista, l’isolano, insomma c’era di tutto. Era rappresentata l’Italia intera.
Il 20 Agosto 1968 ci siamo ritrovati su quel campaccio, dopo ore ed ore di treno (per molti era il primo viaggio), abbiamo sentito il ghibli, si sono mescolati dialetti, paure, difficoltà e smarrimenti.
Si sono formati gruppi più o meno omogenei, ci siamo confrontati tutti i giorni su tutto, abbiamo imparato ad organizzarci, a vivere e a convivere.
Ci sono state molte difficoltà, ma non sono servite a fermarci.
Quasi senza rendercene conto SIAMO DIVENTATI ADULTI E AMICI.
Amici al di là degli interessi, della provenienza geografica, o di altro.
Dopo i due anni di corso,ed il periodo di specializzazione ad ognuno di noi è stata assegnata la destinazione operativa. Quindi ci hanno sparpagliati nelle più diverse località per svolgere il lavoro per cui avevamo studiato. Chi a bordo, e chi a terra, a secondo delle necessità e/o le qualifiche professionali.
Questa separazione forzata ci ha fatto perdere di vista, favorendo il nostro distacco.
Alla fine della ferma iniziale, alcuni sono rimasti in Marina Militare, percorrendo tutta la carriera fino a diventare Marescialli e, Ufficiali.
Altri hanno scelto l’impiego civile previsto dopo un lungo periodo di militare.
La maggior parte, hanno lasciato la Marina Militare, affrontando la cosiddetta “vita civile” costruendosi un futuro diverso, impegnandosi nei più svariati campi e mestieri seguendo quello che il corso della vita aveva loro riservato.
Il denominatore comune (accertato a posteriori) per tutti è stato: “navigare nella vita al meglio delle possibilità secondo criteri di onestà e rettitudine morale”.
Dopo 34 anni è successo il miracolo, forse iniziato con da una telefonata: ” sei tu?…..sono trentaquattro anni che ti stò cercando,…….”
In seguito ad una lunga e faticosa ricerca (iniziata da Moreno Quartieri e portata avanti con la collaborazione di molti) i giorni 5-6 Giugno 2004 si è tenuto, ad Ostia Antica, il 1° Raduno Nazionale degli EM68.
Salvo poche eccezioni dovute a comprensibili motivi di lavoro o dovute a decessi prematuri, c’eravamo tutti.
La gioia di rivederci, di riconoscerci, di abbracciarci, di stare insieme…. è la grande testimonianza della nostra amicizia passata, attuale e futura.
Nel tempo si sono succeduti altri incontri di livello locale o regionale come testimoniano le foto su questo sito. Praticamente si stanno riallacciando i contatti persi in tutti questi lunghi anni.
Nutriamo la speranza che la nostra storia continui, che ci si possa frequentare insieme alle nostre famiglie e ci auguriamo che il futuro sia prospero e fortunato per tutti gli EM68.

Moreno Moreno Quartieri   

 Chi siamo

Ed ecco che, dopo un paio d’anni o poco più, spunta una scultura. Il buon Moreno si fece scolpire da un amico, il Maestro Maremmani, un blocco di marmo che ricordava gli Em che finirono il corso, con tanto di targa che ne ricordava tutti i nomi.  Però si affacciò un dilemma: chi vuole portarselo a casa e metterlo in giardino o in salotto? Questa era un opzione, ma se l’avesse presa un veneto o lombardo o piemontese e se un siciliano avesse voluto vederla doveva raggiungerla al nord? L’unica soluzione fu di donarla al luogo dove la loro storia era iniziata:“Mariscuola” .La proposta fu subito accettata dal Comando e furono invitati alla consegna a San Vito. L’accoglienza ricevuta dal Comandante Amm. Spagnuolo e dal Direttore agli Studi C.V. Longhi (ora anch’esso Ammiraglio) fu eccezionale, ospitati nel comprensorio portarono a compimento la donazione dimostrando, quando si incontrano uomini degni di tale nome, che le buone  intenzioni finiscono per avere sempre un esito positivo. Furono invitati anche al Giuramento Solenne che si sarebbe tenuto il mese dopo. Questo nuovo invito e la splendida accoglienza nuovamente ricevuta li spinse a inventarsi qualcosa affinché il nuovo capitolo della loro storia avesse una seguito. Istituirono un premio e su imbeccata dell’allora CSM  Amm Paolo La Rosa (che da giovane tenente fu imbarcato con alcuni di loro su Nave Intrepido)  la scelta cadde su una sciabola con dragona al 1° classificato del Corso Complementare Marescialli che in qualche maniera ricordava la loro tipologia di carriera. Correva l’anno 2009. Da allora, se molta acqua è passata sotto i ponti, molti neo Marescialli hanno ricevuto il loro premio calpestando quel “campaccio” ora chiamato Piazza d’Armi che vide gli EM amalgamarsi e diventare  determinati giovani uomini

Fino a quando le loro forze e la voglia di esserci sarà viva la “Nostra Storia” continuerà.

Dario viso Dario Bilotti

  

timone

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