
Consegna sciabola n° 17
Quando ho saputo il nome del primo classificato del 23° CCM sono rimasto piacevolmente colpito dal fatto che era una donna. Se non erro è la seconda. L’ho subito contattata e subito è nato un rapporto basato su simpatia e leggerezza. Il raggiungere Taranto ormai è diventata una prassi consolidata nel tempo, l’unica cosa che frega è l’età che, accidenti a lei, non frena. Ho, appena iniziato a interrogare il gruppo, avuto paura perché nessuno rispondeva, poi sono arrivati i no e di seguito le prime aperture. Riappacificato con il mondo em-sessantottino ho cominciato a rompere le scatole a chi di dovere. A parte le inevitabili incomprensioni e le decine di telefonate a persone varie in grado di dare un ordine ai desideri dei primi momenti tutto è filato liscio. Però (c’è sempre un però) sarà arrivato il passaggio di ruolo? No, non ancora. Si potrà in deroga consegnare la sciabola? Il Comandante Argentieri non lo sa ancora, la premianda neppure e io ancora meno. Poi una apertura, il grado non è ancora arrivato ma la premiazione si può fare, il mio patema d’animo si “camomillizza”. Partono le prime richieste alla nostra cara e amata Masseria di Lizzano che con la solita calma si mette completamente a disposizione. E’ fatta. Come sempre c’è il ritardatario, la disdetta dell’ultimo giorno per motivi seri, ma nulla da rovinare i piani. Partiamo da zone diverse ma in contemporanea. Io parto da casa, passo da Rino a La Spezia, passiamo a Napoli per caricare Aldo (sosta mangereccia a base di sfogliatelle) e alle 19,30 siamo a Lizzano dove il buon Giorgio, splendido ospite ci attende. Truciolone, Lucio, Geppo, Annamaria, Giovanni e Maria sono già sistemati e finalmente anche noi prendiamo possesso delle stanze. I troccoli ci allietano (se volete sapere cosa sono la prossima volta venite), La stanchezza si fa sentire. A nanna, domattina Lucio ha le prove. Alle 8 o poco più infatti siamo a Mariscuola, ci fanno entrare e attendiamo che Lucio finisca il corso di donatore di sciabole. Finalmente conosciamo Antonella, un sorriso vestito da militare. L’appuntamento all’indomani. Portiamo Maria e Annamaria a scoprire Tarantonuest e attendiamo notizie da Michele e Giovanna. Nel frattempo seduti sul bordo della fontana dell’omonima piazza contattiamo il semi-desaparacido Ciro che nonostante alcuni impegni decide di essere dei nostri con Anna. Il tempo di arrivare a Lizzano che, raccattati gli abruzzesi, si parte per Grottaglie. Il neo Capitano di Vascello Roberto Alfieri (rinnoviamo i nostri complimenti per il raggiungimento del grado), da me contattato, ha prenotato il ristorante. Unica pecca il forfait dato dall’amato Danilo Longhi colpito improvvisamente da un acciacco. Abbiamo mangiato una pasta alle cozze tarantine meritevole di applausi alla cuoca (io mi sono spinto oltre, l’ho abbracciata e baciata). L’indomani nuovamente sveglia presto e ingresso a Mariscuola. Piazza d’Armi, si avete capito, il “campaccio”, era già strapieno di persone, Lucio si è accomodato sul palco degli ospiti importanti e noi miseri servi della gleba ci siamo cercati un luogo da dove osservare, ricordare i nostri trascorsi, gioire perché siamo ancora al mondo e emozionarci al quel grido che fa rizzare i capelli. Lo abbiamo trovato e cosa che doveva farci sospettare era il fatto che era vuoto e al coperto con disponibilità di sedie e infatti appena entrate le associazioni d’arma si sono piazzate davanti tanto da impedire di vedere gli schieramenti degli allievi e il palco. Vista offuscata e udito rimbombante, non importa, il grido di cui prima è sempre causa di raddrizzamento capelli. Il defilamento e le consegne dei premi, ormai da prassi, sono un contorno alla nostra presenza. Dopo le foto di rito con il neo Maresciallo e lo scambio dei Crest, salutata la nostra nuova amica una capatina sulla tomba di Enrico, ma non era cosa, chiuso il giovedì. Mestamente torniamo alla masseria per prepararci alla cena (di nuovo con Ciro e Anna) ma soprattutto per prepararci al viaggio di ritorno.
Considerazioni da fare. Speriamo di poter continuare ancora a lungo, che il numero di partecipanti sia sempre più cospicuo, che questa voglia di esserci continui a riempirci la testa, che le cospicue spese effettuate di fronte a ciò che si fa vengano considerate un giusto tributo alla nostra ultra cinquantennale amicizia.

Dario Bilotti
Il commento di Lucio Marchi incaricato della donazione
“Ciao ragazzi. Dopo una rinfrescante doccia eccomi qua. Che dire? Un’esperienza che conoscevo avendola vissuta come presenza ma essere il delegato alla consegna fa’ sì che cambi totalmente aspetto e i 16 fratelli che mi hanno preceduto, credo che lo possano confermare. Ho provato un’emozione particolare sentir scandire dagli altoparlanti il nostro corso, il nostro passato, la motivazione della donazione, il mio nome e quello della premiata. Attimi intensi che meritano un posto d’onore nella memoria per poterli ricordare con enorme soddisfazione. Un grande grazie a tutti i partecipanti e alle gentili signore, un grande grazie a tutti voi sostenitori ed incoraggiatori a distanza e un mega grazie a Dario per la meticolosa preparazione e per l’ottima riuscita dell’evento. Un grande in bocca al lupo per una brillante carriera alla premiata, signora Antonella. Vi abbraccio forte fratellini. W gli Em68!”

Lucio Marchi
Qui trovate le foto ed i video della premiazione

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