Premiato 2024-Trasferta a La Spezia

La Spezia 22 febbraio 2025   Circolo Sottufficiali

Consegna Sciabola numero 16

Non sto a raccontare quanto vissuto nella vigilia del giorno della premiazione, non avrebbe nessuna rilevanza se non una presa di coscienza che finalmente, dopo oltre un anno di rincorsa, siamo arrivati al momento topico. Partirei dalla cena. Michele, Paolo, Rino e Mariagrazia, Vincenzo e io come da accordi telefonici ci siamo trovati con Capo Briguglio e consorte al ristorante del sosia di Cavo Dragone (Ristorante Bartali), per rivederci, conoscerci un po’ di più e concertare un piano d’azione il più possibile condiviso.  Non è servito a molto discutere sulla cerimonia visto che di cose chiare e definitive eravamo in due a non esserne a conoscenza. Ma siamo arditi, non penso che ci avrebbero arrestati.

Il sabato mi sono alzato (dopo una notte insonne o quasi, perché quando stavo per abbandonarmi tra le braccia di Morfeo Vincenzo dalla branda, pardon dal letto di fianco al mio, cambiava posizione e iniziava a russare) stanco e teso,  ma più probabilmente la tensione e la preoccupazione affinché tutto si svolgesse perfettamente mi agitava. Mi è venuto spontaneo fare un parallelo tra le manifestazioni del Giuramento Solenne a Mariscuola o sul lungomare di Taranto con l’evento organizzato al Circolo di La Spezia. Usando una similitudine ho trasformato il Giuramento in un pranzo di gala, dove veniva servito un primo piatto a base di tartufo, un secondo con caviale del Volga con riccioli di burro delle valli bergamasche e  cavolini di Bruxelles saltati in padella (il nostro premio) con l’importanza principale al primo e al secondo e un quasi insignificante contorno.

A La Spezia il piatto principale invece è il premiato, il secondo gli  EM68, senza necessità di servire  contorni. Un pranzo di gala dedicato solo ed esclusivamente a una persona, la più importante.

Rapportandomi con l’Ammiraglio Manfredini, diventato amico, delegato come  rappresentante l’ANMI, finalmente ho messo in fila le priorità nella scaletta degli interventi, aiutato anche dall’Aiutante di Bandiera dell’Ammiraglio che sarebbe intervenuto. L’elenco che mi ero preparato era pronto per essere stracciato, ma lo conservavo per ripassare almeno i nomi.

La tensione mi agitava , vista poi la sala allestita proprio come si dice “ per le feste” l’agitazione mi poneva delle domande. Mi sarei seduto di fronte al pubblico al mio fianco sinistro il Comandante Interregionale Marina Nord  Ammiraglio di Divisione Flavio Biaggi e al suo fianco il Contrammiraglio Marco Manfredini, mentre alla mia destra il Presidente del Consiglio Comunale di La Spezia Sig. Maurizio Piscopo e il Consigliere Regionale  Sig. Gianmarco Medusei. Provate solo a immaginare la mia persona , notoriamente più a suo agio a tirare di lima , a presentare come cerimoniere queste personalità. Mi sarei vergognato a estrarre il biglietto dalla tasca e mi sono quindi deciso a parlare a braccio. Se ho commesso dimenticanze (le ho avute) ed errori spero che nessuno se ne sia accorto ma soprattutto che non si sia adombrato.

Penso che la continuazione della “festa” abbia avuto il suo massimo

Due parole sulle personalità intervenute. In mancanza del Sindaco, di norma, non è prevista la presenza di una personalità tanto alta, ma onore a lui. l’Ammiraglio Biaggi ha desiderato essere presente e le sue parole, che si possono sentire nei riflessi filmati, dimostrano che ha ritenuto   importante l’evento. Mi pare d’aver sentito che nessuno lo obbligava a parlare nell’eventualità della sua  presenza, che solitamente dopo un  saluto si sarebbe allontanato, invece è rimasto a chiacchierare a lungo.  Praticamente  ha riconosciuto ciò che siamo, ciò che facciamo e forse neppure noi ci rendiamo conto di cosa rappresentiamo e nel caso di Capo Briguglio, l’amico Giuseppe, possiamo affermare che dobbiamo essere orgogliosi di questo, noi come orgoglio da mostrare e per Giuseppe un ricordo da esibire come medaglia nel prosieguo della carriera e da raccontare ai nipoti. L’Ammiraglio Manfredini si è subito messo a disposizione, mi ha suggerito le norme da seguire, consigliato e indirizzato e presentandomi l’Aiutante di Bandiera mi ha fatto fugare tutti i dubbi.

Il Consigliere Regionale Medusei, contattato lo scorso anno diede, senza che finissi di parlare, per certo la sua presenza. Il Presidente Piscopo prima ancora di ricevere l’invito mi ha dato la sua adesione. Qui siamo stati fortunati, amicizie comuni e la loro appartenenza alla nostra amata Marina sono state il viatico per raggiunger quanto ci eravamo prefissi.

Di fronte avevo una platea di bellissime uniformi portate da giovani e bellissime ragazze, da alcuni colleghi del premiando, ma tutti  membri dell’equipaggio dell’Alghero accompagnati dal Comandante Rollo e la sua compagna, amici e parenti di Giuseppe e alcuni membri del Circolo.  Una parola per il Comandante Rollo. Si è trovato a dover capire e compenetrarsi in un evento cominciato da altri ( il Comandante che lo ha preceduto) dovendo ricominciare da capo tutta la trafila. Beh, per come sono andate le cose, complimenti a lui. Simpatico, sorridente e socievole. Magari ne avessimo conosciuti di più ai tempi nostri.

Per farci conoscere ho raccontato brevemente chi siamo, partendo dal primo incontro a Mariscuola, passando dalla fine del corso agli imbarchi comuni e non. Poi dopo la lunga pausa di trenta anni il nostro primo incontro a Ostia ricordando chi ci aveva prematuramente lasciati e a cui se ne sarebbero aggiunti purtroppo altri in breve tempo. Ho ricordato l’idea di Moreno di farsi scolpire la famosa stele e il successivo dono a Mariscuola e non è mancato un mio sentito saluto alla sua persona, così come ho ricordato e salutato Lucio, ideatore del premio, e che per ovvi motivi è stato deciso, ascoltando il suggerimento dell’allora Capo di Stato Maggiore Ammiraglio La Rosa, in sciabola e dragona. Stupore nei visi dei presenti quando hanno sentito che quella sarebbe stata la consegna numero sedici. Prima di presentare Michele come donante la sciabola ho recitato la preghiera del Marinaio, giusto per dare un tocco solenne alla cerimonia. Alla fine della consegna ho avuto l’idea di ringraziare i presenti con un detto, un aforisma e una frase che mi pare abbiano toccato il cuore di tutti.

Terminata la cerimonia un rinfresco, alzate di calici e ulteriori scambi e donazioni di Crest. Meglio di così forse non poteva andare.  Un pranzo ci ha riuniti a tavola come si usa fare per suggellare una incontro meraviglioso. Che dire, sono orgoglioso di far parte di un gruppo coeso di amici che fanno dei loro ricordi una pietra miliare e che per riempire questo ipotetico album ancora si ritrovano per rinverdire i loro migliori anni. 

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Commenti

3 risposte a “Premiato 2024-Trasferta a La Spezia”

  1. Avatar Giuseppe
    Giuseppe

    Carissimi ospiti, questo commento non basterà per racchiudere il cocktail di emozioni che hanno contraddistinto questa giornata memorabile, destinata a restare custodita per sempre nel cassetto dei miei ricordi più belli.
    E’ stato un onore poter ricevere questo premio in presenza di parenti, amici, colleghi, autorità civili e militari di un certo rilievo, per me rappresenta il riconoscimento di un traguardo raggiunto ma ricercato e costruito durante i miei 26 anni di servizio di cui 25 (ad oggi) trascorsi a bordo di Unità Navali.
    Il bando di concorso per il passaggio al ruolo Maresciallo prevedeva soltanto un posto riservato al mio precedente grado (Secondo Capo Aiutante categoria Nocchiere), tutto ciò era sufficiente per scoraggiare qualsiasi tentativo di candidatura.
    Permettetemi di usare una frase storica e significativa di Gabriele D’ Annunzio: “OSARE L’INOSABILE”, quel giorno se non avessi deciso di inoltrare la domanda per l’unico posto disponibile, oggi non saremmo qui a raccontare questa storia.
    Bisogna essere coraggiosi, osare, un uomo di mare lo sa bene, non ci si può rassegnare e continuare a vivere o meglio sopravvivere sugli allori di esperienze già vissute, di mete raggiunte, di successi ottenuti, sarebbe come voltarsi indietro ed osservare continuamente la scia della propria nave.
    Piuttosto bisogna volgere lo sguardo in avanti, osservare l’orizzonte sulla direzione della prua, è da lì che arriveranno nuove avventure, nuovi stimoli, nuove esperienze.
    Considerando i punteggi maturati negli anni di servizio e il mio rendimento nel pregresso di carriera, con immensa soddisfazione risultai primo in graduatoria ed ammesso alla frequenza del 22° Corso Complementare per Marescialli presso la Scuola Sottufficiali di Taranto.
    Ebbe così inizio un percorso di studi della durata di tre mesi insieme ad altri 129 colleghi di categoria diversa, il tutto intervallato da verifiche, esami intermedi ed esami finali.
    E’ stata un’esperienza bellissima che ha contribuito ad arricchire il mio bagaglio culturale e professionale, rimettersi in gioco a 44 anni sicuramente non è stato facile ma è stata una bella sfida da affrontare e superare.
    Decisi di affrontare il periodo del corso con determinazione, con impegno, sapevo che avrei dovuto confrontarmi con colleghi più giovani e freschi negli studi e che non sarebbe stato facile, ma l’intento era quello di fare bene e di collocarmi in una buona posizione in graduatoria.
    Quando a fine corso fu resa pubblica la graduatoria, non riuscì a trattenere le emozioni, era vero, tutto vero, il nuovo capo corso ero io.
    La soddisfazione di aver raggiunto l’obiettivo prefissato, di accedere ad un ruolo e ad un grado più elevato già era enorme, provate ad immaginare quando seppi di essermi piazzato primo del corso.
    Mentre cercavo un modo per metabolizzare quanto mi fosse capitato, la frase del motto del 22° CMRS nominato “CHIRONE” risuonava nella mia mente:
    “ FABER EST SUAE QUISQUE FORTUNAE ”
    è una locuzione latina che significa:
    “OGNUNO E’ L’ARTEFICE DELLA PROPRIA FORTUNA”
    In altre parole, l’espressione sostiene che le persone non sono vittime delle circostanze o del destino, ma hanno la capacità di plasmare il proprio futuro attraverso le scelte che fanno e le azioni che intraprendono.
    L’idea di essere artefici del proprio destino è stata una fonte di ispirazione per molte persone, spingendole a perseguire i propri obiettivi con determinazione e a prendere le decisioni che ritengono più giuste e significative per la propria vita.
    Già, probabilmente è così, molte cose dipendono soprattutto da noi stessi, volere è potere!, non si può sempre contare sul fato, gli obiettivi vanno perseguiti, nulla avviene per caso e in questo mondo nessuno ti fa regali.
    A fine corso, ogni frequentatore venne inviato in licenza da trascorrere a casa in attesa del futuro incarico con il nuovo grado presso il Comando di destinazione.
    In uno di quei giorni venni contattato da una persona, successivamente scoprì che si trattava di un ex collega del corso 1968 ormai in pensione, era il Sig. Dario BILOTTI.
    Persona splendida, una distanza di età, quando lui era in servizio io non ero ancora nato, azzerata dalla sua spontaneità, semplicità ed umiltà avvisate già durante il primo colloquio telefonico e poi confermate in occasione del nostro primo breve incontro nell’estate 2024 a La Spezia.
    Sì, lui è il capitano, così lo chiamano i suoi frà di corso, portavoce di un gruppo di persone meravigliose che nutrono di comune accordo e sentimento, il desiderio di mantenere viva la memoria del 68VO Corso Elettromeccanici, attraverso l’istituzione di un premio (sciabola con dragona) a favore del 1° classificato al Corso Complementare Marescialli.
    Gli EM68, sono ex colleghi, oggi in pensione, che a distanza di anni dal loro congedo sembrano non aver mai smesso di indossare la nostra bella divisa, del resto certe esperienze non si potranno mai dimenticare, rimangono indelebili, scolpite dentro l’anima, lo si percepisce dai loro volti, lo si legge nei loro occhi e poi lo dice anche un detto: “Marinaio una volta, Marinaio per sempre”.
    Ai loro tempi il servizio militare ed i profili di carriera erano ben diversi da quelli attuali, adesso non vi sto a raccontare le differenze tra ieri ed oggi ma se avete un briciolo di curiosità vi invito a ragguagliarvi su di esse leggendo gli aneddoti, le esperienze e le testimonianze pubblicate nelle diverse sezioni di questo sito, fatelo e non vi pentirete.
    La cerimonia di oggi è stata arricchita dalla preziosa presenza di una rappresentanza di questo fantastico gruppo insieme ai loro familiari, a cui rinnovo il mio ringraziamento per la generosità, per la costanza e la determinazione nel continuare a portare avanti un percorso intrapreso da qualche anno,(sedici).
    Oggi ero abbastanza teso, emozionato, d’altronde essere al centro delle attenzioni, in presenza di autorità civili e militari è una cosa che non mi capita tutti i giorni.
    Questa giornata mi ha reso doppiamente felice ed orgoglioso, sia per il premio ricevuto sia perchè è stata un’ occasione importante che ci ha consentito di dare lustro e mettere in risalto la bellezza della nostra Marina Militare.
    Mi sono arrivate parole di apprezzamento da ogni parte d’Italia, da parenti, amici, colleghi, con particolare riferimento al gruppo EM 68, all’allestimento della sala, agli interventi delle autorità civili e militari ma soprattutto sono pervenute parole di ammirazione alla nostra divisa, sia per l’uniforme in se stessa ma in particolar modo per l’orgoglio e la fierezza con cui veniva indossata.
    I miei sinceri ringraziamenti per la disponibilità e la partecipazione a questo evento vanno al Comandante Interregionale Marittimo Nord, Ammiraglio di Divisione Flavio BIAGGI, all’Aiutante di Bandiera, Capitano di Fregata Massimiliano POGGI, al delegato Regionale Liguria di Levante ANMI, Ammiraglio di Squadra(r) Marco MANFREDINI, al Comandante di Nave Alghero, Tenente di Vascello Gianluca ROLLO, al Consigliere della Regione Liguria, Sig. Gianmarco MEDUSEI, al Presidente del Consiglio Comunale di La Spezia, Sig. Maurizio PISCOPO, al gruppo 68VO Elettromeccanici, capitanati dal Sig. Dario BILOTTI, al donatore della sciabola con dragona, Sig. Michele MARUCCIA, alla rappresentanza del gruppo ANMI di La Spezia, al Presidente del Circolo Sottufficiali di La Spezia, Luogotenente Cosimo STANTE, ai colleghi di Nave Alghero, agli amici e agli ospiti.
    Infine un ringraziamento particolare lo voglio rivolgere alle persone a me più vicine, ai miei genitori e a due persone meravigliose senza le quali non avrei mai raggiunto questo risultato, tutto ciò, è anche frutto del loro sacrificio del loro supporto e del loro sostegno, quindi grazie a mia moglie Concetta ed a mio figlio Lorenzo.

    C° 3ª N BRIGUGLIO Giuseppe

    1. Grazie per le belle parole, ma quello da elogiare sei tu. Per noi è motivo di orgoglio conoscerti e ne andremo sempre fieri. Avanti cosi e che la vita ti riservi altre soddisfazioni. Giancarlo

  2. Grazie Giuseppe. L’abnegazione di cui sei dotato ti ha portato ad un traguardo, quello che noi EM68 abbiamo premiato, rivedendoci un poco nei nostri giovanili trascorsi e portando in dono, per quel che può servire, una amicizia che rappresenta quanto questa nostra amata Marina può portare. Nel 2008 l’allora Direttore agli studi, C.V. ora Ammiraglio Danilo Longhi, nel presentarci agli allievi in occasione dell’alza bandiera a Mariscuola ebbe a dire che se tra essi, anche solo in due, dopo trent’anni si sarebbero ritrovati amici e fratelli aveva raggiunto il suo scopo. Ne siamo la prova. E le parole dell’Ammiraglio Biaggi hanno avvalorato questo ideale passaggio di consegne. Vai fiero di quanto hai raggiunto, hai un seguito di anziani fratelli che credono in quanto tu hai ottenuto.

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